lunedì 17 ottobre 2005

omicidio nella locride

Poco più di due mesi fa, Francesco Cossiga pubblicamente si chiedeva: "Il presidente del Consiglio, i ministri dell'Interno e di Giustizia, il capo della polizia, i comandanti dell'Arma dei carabinieri e della Guardia di Finanza hanno reale contezza della gravità dei reiterati avvertimenti di queste ore o, come temo, circoscrivono la pratica a normale routine? E sono in grado le forze politiche di assicurare a Loiero una costante mobilitazione della pubblica opinione, aiutando a tenere i riflettori ben accesi su questa grave emergenza? O vogliamo aspettare che ci scappino uno o più morti?".
Ora il morto c'è stato. Niente lacrime di coccodrillo. Fate qualcosa.


sottoscrivo appieno la conclusione dell'articolo su Repubblica.
La mafia, la ndranghete, la sacra corona unita, la camorra...
Nessuno ne parla piu', o se lo fa in toni minimali....

Per cortesia, rendiamoci conto che tutto ciò esiste, continua a lavorare e costringe la popolazione ad una mentalita' che impedisce a quei territori uno sviluppo in qualsiasi senso che non sia criminale!
L'omicidio di ieri riporta, purtroppo mi viene da dire finalmente, che nulla e' mai finito e neanche si e' ridotto...

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