sabato 8 aprile 2006

ancora sul miserabile fallimento

questa volta su macchianera
 

google contro bush e berlusconi? non e' proprio così....

Luca Sofri scrive il post che avrei voluto scrivere io per spiegare l'inutilità della inchiesta sulla corrispondenza tra "miserabile fallimeto" e berlusconi, o "failure" e Bush....
 

venerdì 7 aprile 2006

Oh, Bella questa....

The Economist la pensa come me......

giovedì 6 aprile 2006

wishlist

Chi mi regala un lettore MP3 da 1Gb con radio fm?

La vera storia italiana... in dollari!?!?!?

Questa è proprio bella... Meditate gente, meditate       Hai ricevuto
il libro di Silvio?


Io sì. Vai a pagina 154: c'è una serie di informazioni interessanti,
tra cui, quella che più mi ha colpito è la prima.


E' scritto che nel 2006 il reddito medio degli Italiani è pari a 27.119
dollari, mentre nel 2001 era di 24.670 dollari. Facendo due conti,
perciò, risulta che il reddito medio degli Italiani è cresciuto di circa 2.500
(2449) dollari.


Mi sono chiesto: ma perché mi danno le cifre in dollari? Io già ho
difficoltà a capire le cifre in Euro, figuriamoci con la moneta di uno
stato estero? E come me, anche moltissime famiglie, massaie e
pensionati che hanno ricevuto il libro!


Comunque, per capire meglio queste cifre, mi sono fatto un po' di
conti; sono andato sul sito internet www.uic.it, che è il sito dell'Ufficio
Italiano dei Cambi, per tradurre le cifre in euro.


Dunque, il 22 maggio 2001 (il giorno dopo le ultime elezioni
politiche), per fare un dollaro ci voleva un euro e 15 centesimi, quindi 24.670
dollari (reddito 2001) moltiplicato per 1,15 fa: 28.370,5 euro.


Poi, il 31 marzo 2006 (l'altro ieri), per fare un dollaro bastavano
solo 83 centesimi di euro, quindi 27.119 dollari (reddito 2006), moltiplicato
per 0,83 fa: 22.508,77 euro.


In altre parole, mi si spacciano le cifre in dollari per farmi credere
che il reddito medio sia aumentato, mentre, invece, di fatto  è diminuito
di 5861,73 euro!!! 

Signor Presidente del Consiglio....

BAAAAAAAAAAAASTAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!

martedì 4 aprile 2006

Lost in traslation - La parolaccia del premier spiazza la stampa straniera

Imbarazzo tra i cronisti delle agenzie estere per la traduzione dell'epiteto
usato dal premier. "Da noi non lo farebbe nessuno"
La parolaccia del premier spiazza la stampa straniera
di CRISTINA NADOTTI
Berlusconi durante il discorso

ROMA - E Berlusconi spiazzò i giornalisti stranieri, impastoiati in
acrobazie lessicali per spiegare quella parola tanto banale e usata (o
abusata) in Italia: coglioni. "Il Primo ministro Silvio Berlusconi martedì
ha usato una parola volgare che significa "testicoli" per descrivere la
gente che pensa di votare per il centrosinistra", spiega la Reuters, che poi
deve anche specificare: "Berlusconi ha etichettato come "coglioni" i votanti
per il centrosinistra. La parola italiana è gergale per "testicoli" ma è
anche usata comunemente come insulto per descrivere qualcuno di scarsa
intelligenza".

Certo agli esperti di politica internazionale anglofoni era andata meglio
ieri durante il dibattito televisivo, quando, pur sottolineando,come fa ad
esempio la Bbc, che sono volati gli insulti, non è stato difficile riferire
la frase di Prodi dell'ubriaco che si attacca al lampione, visto che
l'immagine, come ha sottolineato lo stesso Prodi, è del commediografo
irlandese George Bernard Shaw.

Meglio che agli anglofoni va ai commentatori francesi, che hanno la parola
equivalente, ma qualunque cittadino della République inorridisce al pensiero
che anche nel clima infuocato di questi giorni Sarkozy possa chiamare cons
(pardon my French, ironizzano appunto gli inglesi quando dicono una
parolaccia) i suoi oppositori. La parola va bene per una canzone di Georges
Brassens, ma non per l'agone politico, e infatti l'agenzia France Presse
opta per couillons, pur sempre volgare, ma meno gergale.

Juan de Lara, direttore dell'agenzia spagnola Efe, è ancora attonito: "A noi
fa ridere stare qui a parlare di come tradurremo la parola usata da
Berlusconi, ma in realtà la cosa è gravissima. Sarà perché stiamo preparando
uno speciale sulle elezioni italiane e negli ultimi giorni abbiamo
ripercorso tutte le perle del premier". Ai lettori spagnoli l'epiteto di
Berlusconi viene tradotto "gilipollas". "Ma è una parola molto volgare -
avverte de Lara - non riesco neanche a immaginare un politico spagnolo che
la usi!". E comunque anche in questo caso la traduzione è difficile, ma
carina: il nostro premier, per l'Efe, ha dato del "tonto del culo" a una
buona parte dell'elettorato.

Altrettanto stupita del linguaggio di Berlusconi e in ambasce Carola
Frentzen, corrispondente Deutsche Presse Agentur, che dice "Abbiamo molte
brutte parole corrispondenti a quella usata dal premier, ma non le scriverò
nel pezzo. Opterò per un più banale "Idioten". Il senso è chiaro anche in
italiano e a quanto pare per la stampa tedesca non vale la pena infierire
sul linguaggio usato dal premier, nei confronti del quale i tedeschi hanno
già detto la loro quando non hanno apprezzato l'ironia del termine "Kapò".
Con questo termine Berlusconi apostrofò il capo delegazione tedesco Martin
Schulz, durante il discorso di insediamento a Strasburgo.

Alla fine del percorso linguistico viene anche un dubbio in italiano. Visto
che il termine usato da Berlusconi non ha il femminile, potranno le
elettrici del centrosinistra ritenersi escluse dal giudizio?

(4 aprile 2006)

Berlusconi: "Italia a sinistra? Non credo in Italia così tanti coglioni"

13:56 Berlusconi: "Italia a sinistra? Non credo in Italia così tanti
coglioni"

"Ho troppa stima dell'intelligenza degli italiani per pensare che ci siano
in giro così tanti coglioni che possano votare contro i propri interessi".
Lo ha detto Silvio Berlusconi nel suo intervento alla Confcommercio.
"Scusate il linguaggio rozzo ma efficace", ha aggiunto.

http://www.repubblica.it/2006/04/dirette/sezioni/politica/confront/mar4april
e/index.html

Presidente pretendo le sue scuse....

Io farei fare una class action da tutti quelli che hanno votato alle
primarie e hanno firmato l'adesione al progrmma dell'Unione....

I: Cavaliere, permette una domanda?

-----Messaggio originale-----
Da: organizzazione[at]romanoprodi.it
Inviato: martedì 4 aprile 2006 14:06
A: vincze
Oggetto: Cavaliere, permette una domanda?

Durante il confronto televisivo di ieri sera, Silvio Berlusconi non ha
voluto spiegare dove trovera' i 35 miliardi di euro per affrontare la sua
riforma economica, dicendo a Romamo Prodi: "Se ha tempo glielo spiego dopo".

Siccome di tempo non ne abbiamo molto prima del voto e ai 35 miliardi si
sono aggiunti anche i 6 miliardi della "televendita" dell'Ici che
taglierebbe asili, servizi sanitari e assistenza, la domanda - che interessa
tutti gli italiani - torna inevitabile: "Cavaliere, ci spiega dove trova i
soldi per completare le pagine del suo libro dei sogni?"

Passaparola.

Lo staff di "Incontriamoci"

Meno ici per tutti - il mio programma economico sulla casa

Colpo di coda di berlusconi, aveva l'ultima parola l'ha usata.
Cambio canale piu' o meno subito mi "stropicciuo" gli occhi a vedere la Rodotà su la7 pettinata in diretta nazionale, torno sulla rai e becco Bertinotti che alla frase "Berlusconi ha appena dichiarato che abolirà l'ICI sulla prima casa" risponde sicuro e schietto: "Vuol dire che finalmente si è deciso ad accogliere un aproposta che noi facciamo da tre anni!".... ed e' vero guardate qui...

Per quanto mi rigurarda sono  sulla linea di Luca Sofri:
"Facciamo finta di non sapere niente di quello che sappiamo, e di prenderla come se potesse essere una proposta fondata e sincera: la domanda a questo punto è - e vale anche per gli otto ministri donna, eccetera -: se è una cosa che ritenete giusta e che ritenete possibile, come mai non l'avete fatta finora?
Domanda che implica tre possibili risposte, tutte e tre imbarazzanti per il centrodestra, come direbbe Camillo [Christian Rocca del Foglio NdVincze]:
1) non lo ritenevamo giusto
2) non lo ritenevamo possibile
3) lo ritenevamo giusto e possibile, ma non l'abbiamo fatto perché non c'erano le elezioni"

Ecco la mia proposta:

  • Moltiplicare le rendite castali per un coefficiente >= 2, dipendente dalla classe dell'immobile.
  • Dividere le aliquote ici per lo stesso coefficiente (l'ICI non varia, il valore della casa sì)
  • Le tasse sul reddito della prima casa con il sistema attuale comunque non variano perchè sulla dichiarazione esiste una deduzione automatica sul reddito pari al reddito catastale dichiarato, quindi si annullerebbe comunque.
  • Tassazione proporzionale al numero di elenco degli immobili dichiarati, per diminuire le tasse da pagare basterebbe dichiarare prima gli immobili più cari.
  • Contratti di compravendita registrati sulla dichiarazione dei redditi da ambo le parti, accertamenti automatici per chi vende ad un prezzo inferiore del 10% a quello del valore catastale (che comunque sarebbe notevolmente aumentato)
  • Detrazione per donazioni tracciabili con finalità di acquisto prima casa, dipendente dal reddito (i genitori che aiutano i figli).
che ne dite?
 
Il problema fondamentalmente sapete qual'e'? Ho il dubbio che l'informatizzazione dell'agenzia delle entrate probabilemte non e' ancora capace di essere tanto flessibile da inserire al volo meccanismi di incrocio dei dati efficaci e rapidi.
 
Basti pensare che le acretlle pazze di qualche anno fa erano dovute alla informatizzazione, cioe' copia manuale dei dati nei database... Significa che da poco il sistetma e stato informatizzazato nella sua totalità. Ma quanto e' tenuto allo stato dell'arte come prestazioni del software?
 

lunedì 3 aprile 2006

SENZA PAROLE

MA NO, MA DAI, MA SU!!!!

"Il compito dell’alunna R.P. viene annullato in quanto nella brutta copia è
evidente la scritta ''come si fanno quelle con la radice sotto?'' e la
risposta di E.G., sua vicina di banco, tra l'altro sbagliata"