domenica 12 marzo 2006

Io invece vorrei che lei mi domandasse

Ho sentito verso l'ora di pranzo che Berlusconi aveva lasciato di punto in bianco, durante la registrazione, lo studio della trasmissione dell'Annunziata, ed ero sopratutto curioso di capire quale fosse stata la causa scatenante.
 
Credevo fosse stata una domanda in particolare, qualche commento di troppo, maleducato o almeno non diplomatico...
Ho sentito pronunciare da B la frase "Io invece vorrei che lei mi domandasse..."
Ho sentito rispondere dall'A "in casa mia le domande le faccio io"
Ho sentito ribattere da B "questa non e' casa sua ma degli italiani"
Ho sentito controbattere dall'A "se permette, questa mezz'ora di trasmissione la gestisco io"
 
B era sicuro di poter, ancora un volta, celebrare i 5 anni di governo, enumerando le riforme, le grandi opere, i successi del suo governo.
si è trovato di fronte invece un giornalista che aveva voglia di fare il suo mestiere.
 
Ecco, mi sono fatto l'idea che l'Annunziata non abbia fatto altro che il suo mestiere, ha sempre fatto la "SECONDA DOMANDA".
 
Parentesi: qualche giorno fa' sono riuscito a vedere Viva Zapatero.
per quei pochi che non lo sapessero e', praticamente, un documentario diretto da Sabina Guzzanti sullo stato della satira e del giornalismo in Italia, nel quale sono state inserite delle interviste a giornalisti stranieri.E' certamente di parte, indiscutibilmente di parte.
Ma quando sono gli stranieri a parlare, pure se è possibile che sia stato montato ad arte, si sentono concetti del tutto "nuovi", o almeno che non i sentono da un bel po' di tempo nel mondo giornalistico italiano.
 
Un giornalista tedesco, guardando in camera e rivolgendosi ai giornalisti italiani argomenta che in Italia si deve tornare ad avere il coraggio di fare domande, sopratutto quelle scomode, e ancor di più le "seconde domande"; quelle che nascono dalla risposta dell'intervistato, specie quando il giornalista si rende conto che questa non sta in piedi per niente!
 
Ecco l'A e' stata capace delle seconde domande, ha avuto l'intraprendenza di interrompere B prima che riuscisse a fare il solito comizio, cercando di "enucleare nuovi concetti".
A vedere l'espressione dell'A, durante la fatidica risposta interrotta che ha fatto alzare e andarsene il premier, mi e' sembrato che pensasse "queste cose le abbiamo sentite mille volte e le sentiremo almeno altre mille", ed e' per questo che, facendo il suo mestiere, ha interrotto B per cercare di condurlo di più sul merito della domanda.
 
E' da un po' che di B penso:"è l'unica persona che riesca a rispondere a domande diverse sempre con gli stessi argomenti". Oggi non c'e' riuscito, e, siccome evidentemente non gli sta bene non riuscirci, ha abbandonato il campo. Il vero confronto democratico è anche fatto di domande non previste, di giornalisti ostili.
E di Ostili a B che abbiano avuto l'occasione di un faccia a faccia non ce ne era mai stato uno....
 
Appunto, non ce n'ERA mai stato....

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